
Quanto dura il bollino blu della caldaia?
La legge ha reso obbligatori i controlli da effettuare sulla tua caldaia, strumento che regola gran parte del comfort della tua abitazione, dal riscaldamento all’acqua calda sanitaria. L’inquilino della casa è tenuto a sottoporre l’apparecchio a controlli ordinari, per evitare ingenti danni ma, soprattutto, ingenti sanzioni che scaturiscono in multe salate. Ad attestare che la caldaia sia in buone condizioni, che non sia pericolosa né per l’incolumità di chi la utilizza né per quella dell’ambiente, è un tecnico specializzato che, di volta in volta, dovrà aggiornare il libretto del dispositivo e interessarsi anche della certificazione d’idoneità periodica che prende il nome di bollino blu. Ogni quanto va rinnovato questo bollino blu? Vediamo insieme i dettagli al riguardo.
Perché è obbligatorio il bollino blu
La revisione periodica di un impianto di riscaldamento a caldaia è obbligatoria a partire dall’approvazione del Decreto Legge 311 del 2006. Il bollino blu è una sorta di garanzia che il tecnico decide di applicare alla tua caldaia, dopo aver verificato che ogni sua parte funziona perfettamente e il dispositivo è sicuro per tutta la famiglia. Importante è anche il controllo dei fumi che si preoccupa di regolare l’emissione di sostanze nocive che danneggiano l’ambiente. Con tutti questi controlli, gli elementi della caldaia vengono pulito, sostituiti se usurati o danneggiati e l’apparecchio riprende a funzionare al massimo delle sue capacità, facendoti risparmiare anche energia elettrica. Un impianto di riscaldamento a caldaia sprovvisto di Bollino Blu è considerato non conforme ai termini di legge e, per questo motivo, chi ha la responsabilità della sua messa in sicurezza è passibile di pene pecuniarie il cui ammontare varia da Regione a Regione. La certificazione bollino blu accerta che l’impianto sia sicuro per chi usufruisce del riscaldamento e che rispetti le norme per le emissioni di inquinanti della caldaia previste dalla legge italiana. Per tale ragione, non devi confondere questa operazione con la classica manutenzione ordinaria. Entrambe sono obbligatorie, ma il bollino blu viene rilasciato solo a determinate condizioni. Solo un tecnico qualificato può rilasciare il bollino, perché è solo e unicamente lui ad intendersi del settore e non puoi scegliere di affidarti a persone che si improvvisano professionisti. In base alla zona in cui, potresti cercare un tecnico più vicino a te e metterti in contatto con lui. Se cerchi assistenza caldaie Roma sul web, ad esempio, avrai molti risultati da sfogliare. Lasciati consigliare anche dai feedback dei clienti e fiuta l’occasione che fa per te. Caldaiegcs.it è uno di quei siti che potrebbero tornarti utili nel momento del bisogno.
Quanto dura il bollino blu della caldaia
Secondo la normativa vigente, la caldaia va revisionata al quarto anno successivo all’installazione e poi ogni due anni. La revisione, detta anche bollino blu, consiste nell’analisi dei fumi di scarico e nella trasmissione del rapporto di misura alle autorità competenti. Il ritmo di controlli diventa più serrato man mano che la caldaia diventa più vecchia. Infatti, appena installata, la caldaia non potrà creare grandi problemi ma, a seguito di un utilizzo prolungato, alcune parti potrebbero deteriorarsi, alcuni componenti potrebbero perdere la loro efficienza e le prestazioni generali del dispositivo potrebbero diminuire nettamente. Recentemente, è stato stabilito che debbano esserci scadenze differenti a seconda degli impianti di riscaldamento a gas e quelli a combustibile liquido o solido. Per le caldaie a combustibile liquido, oppure solido, la revisione obbligatoria deve essere effettuata:
- Ogni 2 anni per gli impianti con potenza compresa tra 10 e 100 kW;
- Ogni anno se l’impianto ha una potenza superiore ai 100 kW.
Le caldaie a gas metano o GPL, invece, devono essere controllate ogni:
- 4 anni, se la potenza della caldaia è compresa tra 10 e 100 kW;
- 2 anni, se la potenza supera i 100 kW.
Il rilascio del bollino blu, in genere, ha un costo che va dai 30€ agli 80€, ai quali va poi sommato il costo del controllo dei fumi, che varia tra i 50€ e i 90€.